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Al via la stagione 2022/2023 del Leverano Football con la presentazione ufficiale che si è tenuta mercoledì sera, presso la sede del club in via Sindaco Caracciolo.

Tra le tante riconferme c’è anche quella del direttore sportivo Gabriele Calasso, ormai da tre anni al timone della compagine leveranese e che, alla fine dell’evento, abbiamo intervistato.

Direttore quali sono gli obiettivi per il prossimo campionato di promozione?


Noi non ci diamo degli obiettivi. Come ho detto durante la riunione, il nostro obiettivo è quello di creare attorno al nostro paese una struttura calcistica che possa essere efficace per i ragazzi e di crescita soprattutto, in modo tale da sfornare più talenti possibili al fine di preparare questi ragazzi e sperare che arrivino fino in fondo al livello calcistico oppure arrivare in prima squadra. La cosa più importante che fa il Leverano è quella di puntare sul settore giovanile perché è importante puntare sui giovani. La società al livello di prima squadra si pone l’obiettivo di centrare i playoff, cosa che l’anno scorso non abbiamo centrato per un solo punto. Abbiamo posto le basi per farlo già nello scorso campionato con un mix tra gioventù ed esperienza e quest’anno cercheremo di centrare l’obiettivo grazie al lavoro già iniziato.

La scorsa stagione si è conclusa con i Playoff mancati all’ultima giornata e un calo generale nell’ultima parte del campionato. Quanto rammarico c’è e quali saranno le strategie per evitare di far ripetere quanto già accaduto?


C’è stato un calo soprattutto nel girone di ritorno post Covid, perché c’è stata una sosta dovuta alla pandemia. Il rammarico è tanto perché durante il girone d’andata avevamo mantenuto sempre le zone alte della classifica.Nel girone di ritorno abbiamo affrontato squadre che avevano sicuramente più fame di noi, che si dovevano salvare. Si pagano un po’ le pecche di inesperienza soprattutto fuori casa contro squadre che sono più toste dal punto di vista agonistico e quando hai una squadra giovane si paga l’inesperienza. Nel girone di ritorno avevamo squadre che avevano più motivazioni e più esperienza di noi.
Questo è il rammarico più grande, rammarico che sicuramente ci rafforzerà quest’anno al fine di non ricadere sugli errori dell’anno scorso in quanto il percorso di un campionato è lungo e i cavalli buoni si vedono alla fine. E’ inutile fare un girone d’andata buono se poi concludi non raggiungendo l’obiettivo. Bisogna iniziare bene e concludere bene.

Dopo tre stagioni cambia la guida tecnica. Vostra scelta è stata quella di esonerare Toni Renis e al suo posto in panchina siederà la coppia Caragiuli-Verdesca. Da cosa è nata la scelta di affidare la panchina a loro?


Prima di tutto ci tengo a sottolineare che Tony Renis non è stato esonerato, c’è stato un comune confronto dove magari non si è portato avanti il discorso che avevamo già iniziato tre anni fa. È stata una decisione reciproca a separarsi. Tony ha fatto un percorso di tre anni con noi e magari c’era voglia di cambiamento. La società ha ritenuto opportuno chiudere un ciclo così lungo; succede anche in Serie A vedi Allegri con la Juventus. Magari sono cicli che si chiudono, si riaprono o si concludono senza riaprirsi-Continua il ds - Il fatto di aver scelto Paolo Verdesca e Gianluca Caragiuli nasce dal fatto di puntare sui giovani, perché Gianluca l’anno scorso è stato direttore del settore giovanile e ha fatto bene e Paolo è una figura giovane che ci può dare tanto, che può portare idee nuove e dare quelle motivazioni in più ai ragazzi. Quindi la scelta è ricaduta su loro in una maniera un po’ particolare, di avere due allenatori della prima squadra.

Sportzine, come annunciato negli scorsi giorni, nella prossima stagione sarà al fianco anche del Leverano Football. Ricordiamo che il club bianconero andrà a disputare il campionato di promozione.
 

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