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Pedro Pablo Pasculli, ex attaccante del Lecce e della Nazionale Argentina, è intervenuto ai nostri microfoni alla vigilia di Lecce-Torino, gara che aprirà la domenica di Serie A domani alle 12:30 e in cui verrà premiato insieme a Beto Barbas dal presidente Sticchi Damiani.

Ciao Pedro come stai?  

“Ciao a tutti. Tutto bene, grazie”

Per diverse stagioni sei stato attaccante del Lecce. Qual è il più bel ricordo che hai con la maglia giallorossa?

“Le stagioni che ho passato a Lecce sono state tutte belle, tranne nell’85’ che retrocedemmo e io rischiai anche di non andare al Mondiale

Le stagioni nel campionato di Serie A, che a quell’epoca era il più importante d’Europa, sono state tutte belle perché c’erano tanti campioni. Tuttavia penso che nell’89’ sia stato il più bel campionato mio con la maglia del Lecce ma anche quando andammo in Serie A dopo aver vinto con il Parma fu bellissimo. Ho bellissimi ricordi anche dell’annata in cui vincemmo al Via del Mare e mandammo il Torino in Serie B… ho tanti bei ricordi a Lecce”. 

Ti senti ancora con i compagni di squadra che avevi a Lecce? Con quali sei rimasto in buoni rapporti? 

“Sono rimasto in contatto un po’ con tutti. È chiaro che per una cosa o l’altra non siamo sempre a parlare. Barbas vive in Argentina, poi ci sono molti compagni che vivono qui, Baroni che è l’attuale allenatore del Lecce.  Ho contatti con tutti quanti e i rapporti con i compagni ci sono”.

Hai calcato il Via del Mare un centinaio di volte… domani tornerai su quel prato verde per essere premiato insieme ad un’ altra icona storica del Lecce, Barbas. Quali emozioni hai provato quando sei stato avvisato sul fatto che verrai premiato davanti ad uno stadio che ti ha fatto sognare da calciatore? 

“L’emozione che provi quando entri in uno stadio importante come quello del Lecce, è sempre una grande emozione. Domani sarà ancora più bello perché io e Beto faremo il giro del campo e rivedremo dopo tanto tempo la Curva Nord e tutti i tifosi del Lecce”. 

Qual è la partita giocata in casa che ti ricordi con più emozione? 

“Le partite giocate al Via del Mare sono state tutte belle, perché quando entri a giocare in uno stadio di Serie A con tanto pubblico, è sempre emozionante. Abbiamo giocato contro la Juve di Platini, il Napoli di Maradona, il Milan di Ancelotti, la Fiorentina di Baggio, ma una delle più belle partite che ricordo è Lecce-Parma 3-2 della stagione 1987/1988, in cui segnai anche io. Quella partita la ricordo bene perché andammo in Serie A”. 

Qual è stato l’allenatore del Lecce che è stato fondamentale per la tua crescita e per la tua carriera? 

“Ho avuto tantissimi allenatori a Lecce, ma quello più importante è stato senza dubbio Carletto Mazzone. Lo ricordo benissimo, è stato il più grande.” 

Tu sei stato campione del Mondo dell’ 86’ con l’Argentina ed hai avuto l’onore di giocare con un campione assoluto come Maradona. Cosa ci dici di Diego, magari anche qualche retroscena che non hai mai svelato? 

“Per quanto riguarda il Mondiale, rischiai di non andarci perchè nella stagione in cui si giocò, io retrocedetti con il Lecce e devo dire che sarei rimasto male se non fossi stato chiamato perché ricordo feci una bellissima selezione con la Nazionale Argentina in cui segnai tanti gol. Fui premiato dal ct dell'Argentina Bilardo. Giocare un Mondiale e vincerlo, per un calciatore vuol dire toccare il cielo con le mani perché è il massimo a cui ambisce… vincere il Mondiale è il massimo. 

Aver giocato con Maradona è stato stupendo. Aver giocato con il Dio del calcio, con il giocatore più forte del mondo  è stata una cosa unica e stupenda. Diego è stato e sarà sempre il giocatore più forte di tutta la storia del calcio. Non ci sono tanti retroscena da raccontare su di lui, solo ricordi bellissimi. Ho condiviso la stanza con lui al Mondiale. Prima che calciatore era un grande uomo, un vero trascinatore, un capitano con la C maiuscola. ”

Infine, cosa ne pensi del Lecce di quest'anno e del lavoro della società? E del tuo ex compagno di squadra Baroni?

“Il Lecce sta facendo un ottimo campionato. Il campionato italiano anche se  non è un campionato tra i primi, è un campionato difficile. I giallorossi hanno tutte le carte in regola per restare in Serie A e devono conquistare punti importanti. Stanno dimostrando di essere superiori ad altre squadre importanti. Baroni sta facendo un ottimo lavoro, gli faccio un grandissimo in bocca al lupo per il prosieguo del campionato”. 

Grazie mille per la disponibilità. A presto

“Grazie a voi”.

 

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