Piccoli, parole al miele sul Lecce. Leggi qui l'intervista completa.
"A Lecce sto bene, adoro il pasticciotto".
A 48 ore dal termine della gara interna col Bologna, l'attaccante giallorosso classe 2001 Roberto Piccoli torna sulla sua esperienza in Salento ai microfoni della Gazzetta dello Sport:
Ci sto bene, vivo in centro, adoro il pasticciotto, se la gioca con i miei casoncelli bergamaschi come preferenza. Io e Sansone sappiamo che dobbiamo contenerci. Ogni tanto viene la mia ragazza, Carlotta, che fa l’università. Io devo finire le superiori e prendere il diploma di liceo scientifico a cui tengo. Anche i miei genitori vengono spesso a trovarmi.
In seguito torna anche sul finale rocambolesco di domenica da lui deciso:
Prima di certe gare voglio stare solo. Domenica ero solo ed è finita splendidamente. Difficile dire se potrò stare qui a lungo, anche se mi piace. Non programmo mai, sono dell’Atalanta e a queste cose pensa il mio agente Beppe Riso che mi dà garanzie. Sicuramente sto lottando per impormi, per dare tutto me stesso, per il Lecce, per questo club, per i tifosi. È una piazza calda, che merita". Nel finale torna anche sul suo trascorso calcistico fino ad oggi e lunedì tornerà in una piazza da lui ben conosciuta: "Spezia, Genoa, Verona, Empoli e Lecce. E sono ancora della Dea. A La Spezia sono stato sfortunato. Mi feci male, due infortuni ai flessori. A Verona è stato forse il periodo più difficile. A Empoli è andata bene. Lunedì li ritrovo in una sfida molto delicata.