Un "meet" con Marco Gandini

Quella chiacchierata che ci eravamo promessi davanti a un buon gelato, l'abbiamo fatta su "meet", ma è stato comunque un "incontro" piacevole.
Perché Marco Gandini, ex coach della Next Andrea Pasca Nardò, è tornato a parlare della sua esperienza granata. Il Toro, una volta "abbracciato", entra nel sangue e nel cuore, e così è stato per coach Gandini, che lascia una piazza e dei giocatori ai quali augura tante soddisfazioni, centrando l'obiettivo stagionale della salvezza. Per una legge non scritta dello sport, quando i risultati non arrivano, l'allenatore è sempre il primo a farne le spese, ma il coach sta già scaldando i motori per nuove esperienze. Il milanese, classe 75', ha lavorato come Assistant Coach sulle panchine dell'Olimpia Milano, con cui ha vinto un titolo juniores, Cantù, con trionfo in Supercoppa Italiana, Casale Monferrato e Verona. Da Head Coach ha guidato la San Giorgese in Serie B, e quest'anno la Next Nardò. Per Marco, il roster granata è di alto li-
vello perchè annovera, tra gli altri, giocatori del calibro di Mitchell Poletti, Andrea Amato e Jazzmarr Ferguson, da lui allenati.

A Nardò lascia persone e ricordi belli. Resteranno sempre nel suo cuore le partite con Eurobasket Roma, alla prima di campionato, e San Severo, con il Toro trionfante nel primo derby pugliese in Serie A2 della storia. C'è rammarico, invece, nelle sue parole, per la tanta sfortuna dettata da infortuni e episodi sfavorevoli e per qualche scialba prestazione, come nella trasferta di Latina e il match tra le mura amiche contro la Stella Azzurra Roma. Marco Gandini, da sportivo professionista qual è (appassionato di Formula 1, Rugby, Calcio e Inter, di gare di cavalli grazie alla figlia che pratica Equitazione) sa perfettamente che lo sport regala gioia e dolori, e noi gli auguriamo il meglio per il proseguimento della sua carriera, che possa essere prestigiosa. Lo merita veramente, per la bella persona che è.
Grazie Coach! Per sempre uno di noi!