Corvino sul mercato: "Anche quest'anno abbiamo compiuto enormi sforzi. Vi svelo qualche retroscena"
Il direttore di Vernole, come di consueto a fine sessione, ha fatto il punto sul mercato tra acquisti e cessioni
Corvino prosegue:
Rebic all'inizio era un sogno, per portarlo a Lecce devi avere conoscenze importanti. Abbiamo concluso 17 cessioni. A volte le cessioni non dipendono solo da noi, bensì anche dalla volontà degli altri. Le abbiamo concluse tutte escluso Daka, che ha deciso di rifiutare quello che abbiamo proposto. Oltre a lui abbiamo definito tutte le intenzioni. Volendo potrebbe fare il fuori quota in Primavera.
Su Sansone ed Helgason:
Sansone ha avuto problemi fisici, non potevamo cederlo: mi auguro possa darci una mano importante ora. Helgason è stato valutato da Gotti che ha avuto pensieri positivi. Il nostro pensiero però non coincide con quello del suo entourage; noi abbiamo sempre considerato Helgason da Lecce, lui invece ha chiesto la cessione. In una cessione ci deve essere l'interesse di tutti.
Sensazioni sul mercato in entrata:
Dodici operazioni in entrata, che sommati alle cessioni diventano 29 operazioni complessive. Significa che abbiamo effettuato un'operazione ogni due giorni. E vi assicuro che ogni trattativa è sempre lunga, quando vuoi sempre migliorare non è facile fare mercato. Ce l'abbiamo fatta? Parlerà il campo. Noi abbiamo dato tutto. Abbiamo mantenuto otto titolari, ne abbiamo aggiunti dodici. Sarà il campo a dire se siamo migliorati o peggiorati. E a noi il campo sconti non ne fa.
Nuovi acquisti provenienti da tutto il mondo:
Di questi dodici nuovi acquisti: uno è spagnolo, uno tedesco, uno dell'Angola, uno croato, uno polacco, tre italiani e quattro francesi. Se ci sono più francesi c'è un motivo. Un mercante deve saper comprare bene.
Sul mercato francese e sull'acquisto di Guilbert:
In Francia potevamo esplorare perché non avendo i diritti tv i club sono entrati in difficoltà. Ho detto a Gotti che può fidarsi e mettere subito titolare Guilbert e non mi sembra abbia fatto male.
L'importanza del “no” nel calciomercato:
Quando ero arrivato il patrimonio del Lecce era di 1.6 milioni. Il resto era tutto debito. Se pensiamo a quello che abbiamo ora ci dimostra quanto è stato fatto. Domani con il nostro centro sportivo e altre varie cose di proprietà, il valore del club aumenterà ancora di più.