Il Lecce torna in campo al Via del Mare, obiettivo riscatto contro la Fiorentina
Per i giallorossi partita importante nella corsa salvezza
Discorso a parte va fatto per il bomber montenegrino. Abile nella difesa della palla, appare macchinoso nei movimenti, scarsamente incline al gioco di squadra e, almeno in questo scorcio di campionato, poco lucido davanti alla porta. Tira molto ma conclude poco. In questo pesano limiti tecnici ma soprattutto, a nostro avviso, un non ottimale impiego sotto il profilo tattico. Appare spesso isolato, subisce i raddoppi difensivi degli avversari e, alla lunga, nonostante grande quantità e sacrificio, complice la stanchezza, perde di lucidità e nelle fasi finali diventa inconcludente.
Un grattacapo importante per lo staff tecnico della squadra salentina, che si aggiunge allo scarso rendimento del centro campo, ove in disparte alcune buone prove di Pierret (giocatore che dimostra buone doti tecnico – fisiche), paga il momento no del play Ramadani. Il giocatore albanese è apparso poco attento in fase di interdizione e suoi errori evitabili, dettati da un atteggiamento di sufficienza e perdita di concentrazione, sono costati cari al club giallorosso. Buone notizie arrivano dal reparto difensivo che, nonostante una non brillante performance sotto il profilo dei goal subiti (ben dodici, più quattro rispetto allo scorso anno), può giovarsi delle prestazioni importanti di Kialonda Gaspar, giocatore angolano dal fisico importante, abile sul gioco aereo che non sta facendo pesare la partenza di Pongracic.
Deludenti sino ad ora le prestazioni di Baschirotto, non tanto sul piano dell’impegno, quanto sotto il profilo qualitativo. Sulle fasce si conferma un’ottima scelta Antonino Gallo, sino ad oggi forse il migliore dei giallorossi, non male le prestazioni di Guilbert, meno quelle dello spagnolo Morente. Un discorso a parte merita il gioiellino della squadra salentina Patrick Dorgu. Il 2004 danese denota sempre più caratteristiche da grande giocatore. Con un fisico superbo, ottime doti atletiche e un buon tiro, ha margini di miglioramento importanti. Sui suoi rendimenti e sui suoi piedi passerà il destino della squadra di Sticchi Damiani. Fresco di rinnovo contrattuale, dovrebbe, però, essere impiegato meglio. Mister Gotti lo ha collocato sulla fascia destra per necessità. Ed infatti, mentre sulla sinistra con Gallo, Banda lo stesso Rebic, il tecnico di Adria ha diverse alternative, sulla destra ha dovuto fare di necessità virtù, affidandosi alla duttilità di Dorgu. Con il passare del tempo, la piena disponibilità di Banda (altro giocatore importante per le sorti dei salentini) l’adattamento di Morente ai ritmi del nostro campionato, Dorgu potrebbe ritornare al suo ruolo naturale ed essere più incisivo, in un quadro tattico più definito, con esterni di ruolo e due punte (replicando il modello con Piccoli e Krstovic dello scorso anno).